New York City è la città più linguisticamente e religiosamente diverse nel mondo. Gli 8,4 milioni di abitanti comunicano in circa 800 lingue diverse nei cinque distretti: Bronx, Brooklyn, Manhattan, Queens e Staten Island. New York è anche una città religiosa: l ‘ 83% dei newyorkesi è affiliato a qualche religione organizzata. Questo è un tasso di aderenti più grande di quello dello stato, Stato di New York (75%), e uno dei più alti in tutti gli Stati Uniti.
I cristiani comprendono circa il 70% della popolazione; il 40% dei quali è cattolico e il 30% protestante. Frequentano circa 2000 chiese e 4000 luoghi di culto informali come sale e case della comunità, quindi un totale di circa 6000 chiese. New York City vanta anche la più grande cattedrale del mondo, la Chiesa episcopale di San Giovanni il Divino.
Il 12% del New Yorker dichiara di essere ebreo. Ci sono più ebrei a New York che nei limiti della città di Gerusalemme. Hanno più di 1000 sinagoghe-70% posti permanenti e 30% temporanei-al loro servizio.
Ci sono quasi un milione di musulmani a New York City. (Alcune fonti sostengono 1,4 milioni; il New York City Community Affairs Bureau afferma la cifra come 800 000.) Ci sono più di 100 moschee in città, più un numero sconosciuto di piccole moschee che i fedeli allestiscono nei loro appartamenti o luoghi che non sono visibili dalla strada.
Moschea di Ground Zero:
L’area di devastazione che l’attacco terroristico dell ‘ 11/9 ha lasciato al World Trade Center è indicata come Ground Zero, una frase militare per un punto direttamente sopra o sotto la detonazione di una bomba nucleare o, in breve, “al centro della calamità.”La frase ha radici più antiche, però. Ma l’area ha un nuovo significato. È diventato terreno sacro per i cristiani americani. Perciò, quando il presidente dell’Iniziativa Cordoba, Imam Faisal Abdul Rauf, ha proposto la costruzione di un centro religioso musulmano vicino a Ground Zero ha creato una protesta. In particolare quando il presidente Barack Obama ha espresso il sostegno per la moschea.
I sostenitori del centro proposto si sono affrettati a sottolineare che non sarebbe stato costruito su Ground Zero ma a due isolati di distanza, al 45-51 Park Place, noto come Park 51. Sottolineano anche che ci sono molte chiese cristiane molto più vicine a Ground Zero (come si può vedere sulla mappa), tra cui l’edificio religioso più vicino, la Cappella di San Paolo proprio dall’altra parte della strada.
È stato inoltre sottolineato che la costruzione proposta non è una moschea (anche se ne includerà una) ma un centro comunitario. Ma le ferite lasciate da 9/11 non sono guarite. Coloro che si oppongono al centro temono che possa essere considerato un segno di vittoria per il terrorismo, un tipo di simbolo internazionale di eroismo molto simile all’innalzamento della bandiera su Iwa Jima era all’Occidente. Semplicemente troppo vicino per comodità, dicono, troppo vicino a terra santa.
Sito del centro musulmano proposto segnato in rosso. Nota San Paolo e San Pietro più vicini.